Quando le donne sorprendono se stesse.
Il Krav Maga è un sistema progettato appositamente per essere funzionale in una situazione di disparità di forze. Nè può essere altrimenti, trattandosi di difesa personale.
Che senso avrebbe un sistema di difesa personale che funziona solo se il livelli di forza messi in campo sono uguali? Riuscire a contrastare un’aggressione non è uno sport dove si combatte ad armi pari.
Le donne che praticano Krav Maga fanno un investimento in se stesse.
Il Krav Maga, va bene per tutti coloro che siano intenzionati a mettersi d’impegno in un percorso di crescita e scoperta.
Il mettersi d’impegno non è negoziabile ma c’è un grosso vantaggio: gli sforzi fatti vengono sempre ripagati. Il Krav Maga dunque, funziona a prescindere dalla disparità di forze perchè come obiettivo ha quello di vincere una situazione (di aggressione) e non la persona che si ha davanti.
In un contesto come questo le donne scoprono non solo che possono cavarsela ma anche che possono eccellere. Conosci sicuramente il detto: “se giudichi un pesce dalla sua capacità di volare, quest’ultimo penserà sempre di essere un incapace”.
Ebbene spesso nella difesa personale si fa proprio questo errore:
Si giudica la capacità di difendersi dalla capacità di mettere KO l’avversario.
Grosso errore.
Donne che combattono e altre scoperte meravigliose.
Combattere significa perseguire incessantemente, ma con intelligenza, un obiettivo.
Farlo a prescindere dalle possibilità di riuscita e farlo mettendo in campo tutto quello che si ha a disposizione senza tirarsi indietro.
Le donne combattono su base quotidiana.
Nel lavoro, in famiglia con le loro incombenze ed ogni volta che devono farsi valere in una società in cui, purtroppo, devono dimostrare sempre di essere alla pari degli uomini.
Quando parliamo di difesa personale parliamo di un ambito, dunque, in cui le donne possono, dare il meglio di loro stesse, comprendere le loro potenzialità e scaricare lo stress.
Questo perchè l’obiettivo è un obiettivo perseguibile: sapere cosa fare e come farlo con determinazione in un contesto di confronto verbale e fisico. Niente film in cui si mette KO il cattivo di turno (anche se può capitare) né storie miserevoli in cui la donna dovrebbe sempre e soltanto cercare di scappare (non sempre è la soluzione migliore e non sempre è la prima da adottare)
Se ti interessa il programma Krav Maga Global per donne dai un’occhiata alla nostra pagina dedicata ad esso.
Ci sarebbe molto altro a scrivere ma la parola, perchè è giusto che sia così, va alle donne stesse.
Di sotto trovi una intervista realizzata a seguito di un intensivo tenuto dall’istruttore KMG Gianni Scano a Torino.
Guardala e fatti la tua opinione.
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