Come rimanere lucidi in combattimento: il ruolo della paura
Rimanere lucidi in combattimento non è un’opzione ma parte integrante della capacità di reagire efficacemente durante uno scontro. Che esso sia regolamentato (un combattimento sportivo) ed ancora di più se parliamo di difesa personale, dove è in gioco la propria incolumità.
Pensaci.
Quando mai hai sentito qualcuno dire: “Sai, le stavo prendendo ma poi sono entrato in panico ed ho risolto tutto.”
Però è anche vero che non stiamo parlando di una situazione facile.
Chi davvero può dire di non avere paura dello scontro fisico? La paura è una sensazione e un sistema di allarme innato e naturale.
Eppure non è solo il timore del danno fisico che sta alla base di questa sensazione. Anzi.
I casi in cui davvero la nostra vita è in pericolo sono rari sia nel caso di una aggressione che, ancora di più, in un combattimento sul ring.
I danni che generalmente si riportano in una scazzottata uno a uno non sono molto più gravi di quelli di una intensa partita di rugby… in alcuni casi decisamente meno di quelli di una partita di calcetto scapoli contro ammogliati.
Personalmente conosco molte più persone che si sono infortunate malamente durante un’attività sportiva che tra le persone che praticano sport da combattimento, anche agonistico.
Così come conosco persone che sono uscite da una scazzottata per strada con non più di qualche livido.
Quindi? Seguimi ed approfondiamo questo argomento.
Capire la radice della paura, porta a capire come allenarsi a rimanere lucidi.
La paura del combattimento non è legata al dolore.
Spessissimo la paura,, in particolare per gli uomini, è più legata alla stima che si ha di se stessi e al proprio ruolo in seno alla propria cerchia di amicizie.
Non è un caso che la stessa identica tensione per una possibile scazzottata la si provi per un incontro di combattimento sportivo. Eppure in questo caso, benché possibile l’infortunio, non esiste un imminente pericolo di danno fisico.
Regole e arbitro e spesso anche l’avversario se non è un figlio di cane, proteggono l’atleta.
La paura non è delle “botte”.
La paura è quella di perdere e di fare una brutta figura di fronte a se stessi e di fronte a chi si conosce. La paura è di essere “quello che è stato picchiato”.
… e questa paura è paralizzante come quella di un pericolo ben maggiore.
Come rimanere lucidi in combattimento con la giusta preparazione.
Un buon preparatore ha il compito di preparare mente e corpo.
Sport da combattimento o vita reale viaggiano sugli stessi binari.
Nello specifico del Krav Maga ai primi livelli di apprendimento si bypassa il problema.
Le tecniche vengono insegnate in modo da essere automatizzate come riflessi.
La componente emotiva non fa a tempo ad attivarsi.
La capacità di reagire si riduce a quella che si ha quando si sta per cadere da una bicicletta in corsa o si deve frenare bruscamente per evitare un incidente.
Si prova una sensazione di paura ma che spinge ad agire con un’azione riflessa.
La parte cosciente ragiona sulla situazione e ne stimola le ricadute emotive non fa a tempo ad attivarsi (e quindi a drenare energie o addirittura bloccare il tutto)
La paura, di norma arriva dopo, quando ci si rende conto di quello che sarebbe potuto accadere.
Come rimanere lucidi in combattimento: come ci si prepara in modo completo.
Più avanti, l’atleta che prosegue la sua pratica impara a gestire la paura in modo ancora diverso e migliore. Questa consapevolezza richiede più tempo ed è per questo motivo che si preferisce svilupparla (anche se quasi in parallelo) curando prima delle reazioni riflesse.
Si impara a riconoscere la situazione di conflitto e a gestirla inquadrandola in quelle che sono le dinamiche di violenza (predatoria o sociale). Questo aspetto, una volta che ben allenato e compreso, sposta l’attenzione dal sé e dal dover dimostrare qualcosa a se stessi e agli altri, al trovare la soluzione più razionale e con maggiori possibilità di successo.
Si impara a rimanere lucidi in combattimento non perchè si acquisisca un qualche super potere ma perché si sa come affrontare con gli strumenti giusti una situazione che altrimenti mette a repentaglio l’incolumità del corpo e della percezione che abbiamo del nostro valore.
La paura è un campanello d’allarme che bisogna mantenere.
Tutti ne siamo vulnerabili: dall’ultimo dei praticanti al campione del mondo.
Ma la paura non è qualcosa con cui non è possibile trovare una alleanza.
Infatti, come ben dice l’adagio “Se non puoi batterlo, fattelo amico” la paura può essere un carburante di grande valore in uno scontro.
Bisogna imparare a sfruttare la paura come la barca a vela fa per il vento.
Se non sai come utilizzare la vela, sentire dove tira il vento, fare le cose giuste al momento giusto rimarrai fermo dove sei, tornerai indietro o addirittura affonderai.
Come rimanere lucidi in combattimento: conclusioni.
Rimanere lucidi in combattimento riguarda la gestione emotiva della paura.
Tale gestione passa per la comprensione della natura dello scontro e di cosa è in gioco in esso.
Compreso questo, l’allenamento corretto per rimanere lucidi in combattimento si svolge (genericamente parlando) attraverso un processo di desensibilizzazione da un lato e aumento della capacità di carico dello stress dall’altro.
Nella difesa personale e nel Krav Maga in particolare, quest’ultimo aspetto integra all’inizio una serie di risposte basate su riflessi naturali di autoprotezione (una sorta di paracadute d’emergenza).
Questo articolo è scritto e pensato come uno spunto per la tua ricerca.
Trova un buon maestro.
Se vuoi approfondire le risorse che ti consiglio, legate a questo argomento, sono:
Come e perchè la preparazione mentale è importante.
In cosa consistono gli allenamenti sotto stress
Il set mentale del combattente.
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