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Recensione di “Ti amo (da farti) Morire”

La prima arma contro la violenza sulle donne è la consapevolezza che essa esiste e la sua identificazione. Il libro “Ti amo (da farti) morire” è una risorsa utilissima per avere il quadro di questa problematica grave e attuale.

In questo articolo ne faccio una breve recensione e spiego perché, a mio parere, dovrebbe essere letto con grande attenzione da chi si occupa di Krav Maga sia come insegnante che come praticante.

In quanto istruttore della Krav Maga Global la mia formazione prevede una nutrita parte riguardante le meccaniche attraverso cui la violenza si attiva e si esplica ed in quest’ultimo periodo si sta facendo un grande lavoro di ricerca e approfondimento sulle tematiche della violenza di genere.

Quando ho saputo di questo libro dunque ho voluto leggerlo immediatamente.

Il libro, in dettaglio.

Il testo, realizzato del centro Donna Ceteris, è composto da una nutrita parte informativa correlata dalla legislazione attinente e  supportata da disegni che rendono il tutto molto fruibile e di agevole lettura.

Per chi ha intenzione di rendersi conto di quali siano i numeri di un fenomeno del genere, di quali siano gli strumenti disponibili e di cosa possa fare chi ne è vittima, è uno strumento ideale.

Dopo una introduzione sulle differenze tra uomo e donna di tipo fisico psicologico e comportamentale, il testo esamina le tipologie della violenza di genere. L’argomento è trattato dal punto di vista sociale, legale e psicologico (quali sono le problematiche che incontra la vittima) per poi addentrarsi nello specifico di quali risorse sono a disposizione e quali sono le linee di condotta da seguire.

Stalking, la nuova minaccia.

Una parte importante è dedicata al fenomeno dello Stalking di cui si parla ma per il quale non esiste una consapevolezza reale nel sentire comune. Anche solo per questa parte il libro meriterebbe di essere acquistato.

Può sembrare banale ma la consapevolezza di quali dimensioni abbia la violenza sulle donne è qualcosa che rimane sottostimata sino a che non ci si rende conto dei numeri e delle varietà di situazioni nella quale essa prende forma.

Per questo motivo il mio consiglio non è solo di fare proprie queste informazioni ma anche di farle girare il più possibile.

Non si può combattere ciò che non si conosce.

E’ molto importante che tu condivida questa risorsa per aiutare a difendere la consapevolezza su questa tematica.
Un tuo commento sull’argomento ci sarebbe utilissimo se volessi lasciarcelo.

Di seguito delle risorse utili ad approfondire.

http://donnaceteris.org

http://www.donnaceteris.org/blog/171-presentiamo-il-libro-ti-amo-da-farti-morire.html

Krav Maga per donne