Un buon maestro cerca sempre e soltanto la crescita del suo allievo
I peggiori maestri sono quelli che pensano di dover essere più bravi dei loro allievi, sempre e comunque. Così facendo compiono un errore terribile, quello di considerare i propri allievi come una minaccia.
Cerchiamo di essere chiari.
Ovviamente il maestro è una figura che deve essere più abile dell’allievo sotto molteplici profili. Questo però non vuol dire che deve e dovrà esserlo sempre ed in ogni ambito.
I peggiori maestri vedono nei propri allievi una minaccia.
Qual è il compito dell’insegnante? Qual è lo scopo dell’insegnamento?
Pensare che un insegnante, istruttore o maestro debba essere sempre migliore del proprio allievo introduce una contraddizione nel processo stesso d’insegnamento.
L’insegnante non è una macchina fotocopiatrice né un creatore di “operatori”, manco fossero dei robot costruiti in serie.
L’insegnante è una figura capace di tirare fuori il meglio dalla persona a cui insegna e questo vuol dire, sicurissimamente, lavorare per farsi superare.
Il miglior maestro lavora perchè l’allievo diventi indipendente, il peggior maestro perchè resti sempre dipendente.
… e qualche volta anche “un dipendente”… ma questa è un’altra storia.
L’errore di fondo sta nel pensare all’insegnamento e al percorso delle arti marziali, sport da combattimento o sistema di difesa personale come qualcosa di rigido in cui le figure che ne prendono parte sono immutabili.
… ma nulla che possa essere usato nella realtà può avere queste caratteristiche! 😀
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