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Come i nostri avi intendevano la difesa personale

Può sembrare curioso ma il concetto di difesa personale non è certo qualcosa di moderno.

I nostri avi fronteggiavano, eccezion fatta per le armi da fuoco, situazioni di pericolo del tutto simili alle nostre. Anzi più si va indietro nel tempo, più il livello di violenza generale  concepibile era generalmente maggiore.

Per questo è davvero interessante notare come tra i numerosissimi documenti che la tradizione scritta della scherma armata e disarmata ci lascia esistono moltissime analogie con quanto oggi si pratica come difesa personale. Dobbiamo pensare, infatti, alla scherma praticata prima della diffusione delle armi da fuoco, come ad una attività estremamente pratica e finalizzata all’utilizzo reale sul campo.

Scherma e difesa personale

Essa era una scherma a tutto tondo che possiamo, per amore di divulgazione, ripartire in tre aree di interesse principali.

Sia quella destinata alla guerra, estremamente semplificata e adattata alle manovre di squadra; sia quella designata alla difesa “dell’onore” e quindi centrata sul duello come combattimento uno a uno secondo le regole del codice cavalleresco; sia ultima ma solo in elenco come difesa personale per proteggere la propria persona e quella dei propri cari usando il bastone da passeggio, armi improvvisate o le mani nude.

Difesa personale antica e recente, similitudini inaspettate.

Curioso notare  come moltissime di queste tecniche di “antica difesa personale” siano spesso molto simili o comunque rispecchino i principi usati in quella moderna.

Parliamo, come è giusto per noi, portando tre esempi tratti dal libro dal “Trattato di difesa personale” di Luigi Carmine del 1869 e mettendole in analogia con delle tecniche di Krav Maga.

Si tratta solo di esempi, ovviamente. La trattatistica antica ci da degli spunti molto interessanti anche andando molto indietro nel tempo, così come le analogie non si limitano solo al Krav Maga. Credo che ogni praticante di arti marziali possa riconoscere qualcosa della propria pratica.

In verità non dovrebbe stupirci. La costante immutata nei secoli è l’uomo. Il suo corpo è rimasto identico. Le armi bianche atte a minacciare, ferire ed uccidere sono le stesse. Sfortunatamente anche il comportamento violento predatorio o mirato al conseguimento di un vantaggio con la forza sembra per il momento non essere cambiato.

Che posto trova il combattimento con le armi nella difesa personale?
In questi due articoli trovi un quadro di riferimento utilissimo:

Il combattimento di coltello, serve allenarlo?

Tecniche di bastone nel Krav Maga


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