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Gioca bene le tue carte è un articolo che ho scritto a chiusura di un anno intenso di allenamento, crescita e studio. Nonché di revisione.
Perchè per ogni passo avanti che fai, qualcuno l’hai fatto anche indietro.
Sbagliare strada, ripensare alcuni progetti, anche solo prendersi il tempo per tirare il fiato e vivere intensamente quello che si sta facendo, invece che farlo solo scorrere.

Questo articolo è tutto questo. Non ci sono grandi informazioni dentro, né grandi insegnamenti.
… e se dovessi trovarli, sappi, che stai solo riconoscendo qualcosa che già portavi dentro.
Buona lettura e buon inizio anno nuovo.

La vita è come una partita a carte. 

Quando inizi hai quasi tutte le possibilità in mano. 

Certo, non sai le regole e nessuno te le spiega.

Per cui all’inizio quello che succede è che altri giocano le prime carte per te. 

L’educazione a casa, la scuola, la famiglia e le prime cerchie di amici non vengono scelte da te vengono scelte per te. 

Nei migliori intenti ma comunque sulla base di strategie che qualcun altro ha pensato al tuo posto. 

Poi le cose cominciano a cambiare. 

Oh, nulla che abbia a che fare con la spiegazione delle regole del gioco ancora. 

Voglio dire, magari non ne senti nemmeno il bisogno. Hai guardato abbastanza la partita scorrere davanti a te che ti sei fatto una idea.

Così cominci a giocare le tue carte. 

Poco alla volta. 

Per certe scelte ti affidi ai consigli di chi ti è vicino. 

Per altre ti impunti e scegli di testa tua. 

Alle volte va bene, altre va male. 

Non sempre è facile dirlo perchè non conoscendo esattamente come funziona il punteggio puoi solo supporre come sta andando la partita. Il mazzo sembra infinito, infinite possibilità. 

Piano piano ti abitui e oramai le scelte di che carte giocare e che carte scartare, di cosa prendere e di cosa lasciare a terra, le fai da solo. O almeno questo è quello che ti dici. 

Magari è vero, magari qualche volta no. 

Più giochi e più ti sembra di aver capito come funzioni. 

Ma adesso è più difficile. Le carte che hai in mano sono di meno e certe che sono passate, beh, sono passate per sempre. Puoi già cominciare a tracciare una storia di quello che hai costruito magari fare un bilancio, se sei particolarmente avveduto forse anche tracciare un finale di partita. 

Sino a che non arriva la domanda. 

Una domanda che hai sempre tenuto in mente, a cui nessuno ha mai dato risposta, esauriente almeno… e se questa risposta è arrivata, puzzava terribilmente di qualcosa di artefatto. 

Un’invenzione, una pezza messa a coprire un vuoto brutto da vedere. 

Ma a questo benedetto gioco come si vince?
La mia partita sta andando bene o sta andando male?
Qual è il mio punteggio? 

Ebbene amico mio, una risposta non ce l’ho nemmeno io. 

Quello che posso dire è che le migliori persone che ho conosciuto e tutte quelle che ho ammirato pur non conoscendole hanno fatto della loro partita qualcosa di unico. 

… e nel giocare si sono divertite. 

Rilassati. 

Scegli bene le tue carte, ma gioca. 

Le regole di questo gioco non le conosce nessuno.

—-

Auguri.

Ti auguro un anno in cui i tuoi desideri si possano avverare.
Ma ancor di più ti auguro di poter riconoscere quali essi siano veramente.