Sai reagire? Bene, molto bene… ma non benissimo.
Quando si parla di reagire, si intende universalmente la capacità di affrontare una difficoltà.
Ma spesso si dimentica che accanto al reagire (che prevede il subire un’azione e poi agire di conseguenza), prendere l’iniziativa può rivelarsi altrettanto valido.
In diversi casi anche meglio.
Le strutture legate all’agire e al reagire
Esistono delle strutture attraverso cui apprendiamo, elaboriamo l’esperienza e ci motiviamo.
Queste strutture sono state mappate nella Programmazione Neuro Linguistica col nome di Metaprogrammi. Sono a tutti gli effetti le leve attraverso cui possiamo impadronirci della nostra reale potenzialità nel raggiungere ciò che desideriamo.
Conoscerli vuol dire avere la capacità di scegliere cosa è meglio per se stessi. Esattamente come per la difesa personale non esiste un comportamento giusto in assoluto ma solo un comportamento funzionale alla situazione. Riuscite ad immaginare quanto questo può influenzare la vostra motivazione e la forza di volontà?
Il Krav Maga offre da questo punto di vista un percorso naturale che passa attraverso l’allenamento fisico. L’atleta apprende istintivamente le proprie vie preferenziali in un’ottica di difesa personale. Ma questa stessa conoscenza può essere sfruttata anche su altre aree.
Passiamo da una conoscenza intuitiva sviluppata attraverso l’allenamento fisico ma che ha ripercussioni nell’atteggiamento mentale; avete mai sentito qualcuno dire “da quando faccio Krav maga sono più deciso” ?
Ad un approccio intellettuale in cui ci rendiamo coscienti del nostri stile di pensiero. Anche in questo caso, poiché mente e corpo lavorano sempre in sinergia, ciò che comprendiamo avrà ripercussioni sulla nostra capacità di compiere azioni.
Agire o reagire? Quali sono le mie propensioni naturali?
Traducendo in termini di uso comune (se vuoi farti una cultura completa cerca Metaprogrammi) il comportamento orientato all’azione identifica il creare situazioni, il far accadere le cose, mentre quello orientato al reagire reagisce, appunto, alle situazioni. E’ il nostro modo di interagire con gli eventi.
Nella difesa personale, come nella vita, non esiste un metodo giusto o sbagliato. Ci sono situazioni in cui prendere l’iniziativa è determinante ed altre in cui vedere quello che succede e tenersi pronti a reagire può tirarci fuori da una situazione potenzialmente esplosiva senza nemmeno un graffio.
Volendo fare un esempio meno drammatico, relativamente all’ambito dell’allenamento:
Chi utilizza preferibilmente una strategia comportamentale legata all’agire cercherà i corsi che gli interessano, farà lezioni di prova, organizzerà un gruppo con cui andare a correre.
Chi utilizza prevalentemente la strategia legata alla reazione tenderà ad aspettare che qualcuno lo trascini in un’attività oppure un giorno guardandosi allo specchio deciderà che è ora di dare una svolta.
Nella difesa personale abbiamo bisogno di allenare tutti e due gli aspetti ed essere coscienti di quale sia il nostro di base. Alle volte meglio non prendere l’iniziativa, ma in certe situazioni, agire preventivamente fa la differenza.
Su quanto sia importante la prevenzione ti consiglio questo video:
Quanto è importante la prevenzione nel Krav Maga?
Qua invece trovi un video ironico sul fatto che molti corsi si concentrino solo sulle tecniche e tralascino l’aspetto del pre-combattimento e post-combattimento (che spesso è l’80% della difesa personale )
Ninja problem
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Che ne pensi? Ti ritieni una persona portata all’azione o preferisci reagire?
Hai mai preso l’iniziativa in una situazione di difesa personale?
Scrivilo nei commenti.
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