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Vincere le proprie paure richiede anzitutto il coraggio di riconoscerle.
Se sei finito/a su questo articolo è molto probabile che tu già possegga questo “carburante” indispensabile.
Poco importa cosa riguardano le tue paure, lo schema per vincerle è lo stesso.

Vincere le proprie paure, un percorso di consapevolezza.

Alle volte non sappiamo nemmeno dare un nome preciso a ciò che temiamo.
Il percorso, come qualsiasi percorso degno di questo nome, parte sempre da dove siamo ora e si orienta verso dove vogliamo dirigerci.
Nella difesa personale questa “linea ideale” si tinge di diverse sfumature a seconda del vissuto della persona (spesso delle situazioni traumatiche vissute) e della minore o maggiore sensazione di non essere in grado di gestire situazioni future.

Il mostro della paura si annida nel futuro

La paura non è adesso. La paura è in ciò ch riusciamo ad immaginarci.
Più il nostro passato è stato “complesso e difficile”, maggiore è la nostra capacità di immaginarci un futuro preoccupante. Meno strumenti abbiamo acquisito per gestire le situazioni che ci hanno ferito e indebolito, più questo futuro preoccupante diventa nero e irrisolvibile.

Vincere la paura è un percorso solo tuo.

Non sono in grado di andare oltre alcune indicazioni con un semplice articolo.
C’è, per questo un motivo molto valido:
Se bastasse leggere qualcosa per risolvere le proprie paure, non ci sarebbero psicologi e terapie ma solo un foglio di istruzioni.
Questo perchè, anche ammesso che il percorso che una persona fa per trasformare se stessa sia riassumibile in una serie di azioni chiare e ben in ordine (come una ricetta), questo sarebbe diverso per ognuno di noi.
Ognuno di noi parte da posizioni diverse, ognuno di noi è un’idea diversa di dove vuole arrivare ed, infine, ha strumenti diversi a disposizione.
Mettere in relazioni questi 3 elementi è la chiave di tutto.
Come? Quello è il puzzle.

Chi puoi cercare?

Cerca qualcuno che sia in grado di aiutarti a mettere in pista i tuoi strumenti. Alle volte avrai bisogno di più figure per poterlo fare, altre volte potrebbe bastarne solo una. Ricorda solo che, tra queste figure, l’unica indispensabile sei tu.
Di sotto trovi una intervista di un istruttore che ha all’attivo un modo di lavorare che ha avuto successo.
Buona visione!

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