Nel Krav Maga si lotta o si “antilotta”?
La lotta nel Krav Maga è un argomento che si presta ad essere mal interpretato.
Mettendo da parte le false scuole ed istruttori che spacciano un mix di tecniche di ju Jutsu tradizionale e Aikido per Krav Maga, possiamo dire che esistono, rispetto alla lotta, tre linee di pensiero principali.
Una che ritiene, con diversi gradienti, che la lotta nel Krav Maga sia sostanzialmente riconducibile al gioco sporco. All’interno di questa linea di pensiero una situazione di lotta può essere efficacemente contrastata anche se non si sa minimamente lottare, purché si sappia colpire.
Una seconda per cui il saper lottare è parte integrante del sistema tanto da avere dinamiche di controllo a terra molto simili. Secondo questa linea di pensiero il gioco sporco è inutile contro un lottatore.
Una terza in cui questi aspetti si combinano e che rappresenta la filosofia di lavoro della Krav Maga Global. Nel prossimo paragrafo, approfondiamo queste tre impostazioni.

La scelta tra lottare e non lottare nel krav maga.
Prima di continuare è giusto sottolineare come la divisione che ho fatto tra le scuole di pensiero rispetto alla lotta nel Krav Maga sia un modello generale.
Ogni maestro, all’interno della propria scuola, si muove all’interno di una scala di grigi.
L’interpretazione che la Krav Maga Global da alla lotta non è una via di mezzo piuttosto una integrazione delle due scuole in una chiave funzionale.
Nella Krav Maga Global crediamo, infatti, che non abbia senso sposare delle meccaniche di lotta in piedi e a terra perché molto rischiose da attuare in situazioni reali di aggressione. La lotta è efficace in un contesto sportivo, ma poco adatta ad uno in cui regole non ce ne sono e, pertanto, porta a correre rischi non necessari.
Sarebbe, però, un grosso errore mettere da parte la lotta pensando che con un po’ di gioco sporco si può mettere una pezza al problema. Infatti, non solo non funziona, ma da anche un senso di falsa sicurezza.
Che posto ha la lotta, allora, nel Krav Maga?
La lotta ha due funzioni principali nella Krav Maga Global.
La prima è quella di fornire gli skill di base necessari a contrastare una situazione di corpo a corpo senza entrare in panico e poter usare a proprio vantaggio i colpi e il gioco sporco.
Secondariamente, la pratica della lotta fornisce un’area di lavoro estremamente utile per il condizionamento mentale e l’aumento della propria determinazione.
Il tutto, lavorando ad alta intensità fisica e con un buon margine di sicurezza.

saper lottare per non dover lottare
In conclusione:
Dal nostro punto di vista è importante conoscere prima i meccanismi della lotta e saperli applicare e dopo, appresi questi, decidere quando e come utilizzare quelli dell’antilotta.
Nulla di nuovo, in verità.
Allo stesso modo ci comportiamo con le tecniche di pugno.
La questione non è se sia necessario o meno fare pugilato per difendersi da un pugno.
Ma di sicuro occorre sapere come un pugno si tira.
Prima si conosce il veleno prima si può preparare l’antidoto.
Approfondisci l’argomento con l’articolo: Dojo o street fight?
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