Nessuno è immune a questo problema

La gestione della rabbia è un argomento che interessa tutte le arti marziali, gli sport da combattimento ed ovviamente il Krav Maga.
In questo video ti spiego come funziona e qual’è l’errore peggiore che puoi fare su questo argomento.

I pregiudizi sulle arti marziali

Normalmente quando si parla di arti marziali, sport da combattimento o sistemi di difesa personale, non c’è una chiara demarcazione tra la “grinta agonistica” o “l’aggressività controllata” e la violenza.

Ragion per cui molte persone non si avvicinano nemmeno ad un percorso del genere perché (giustamente) non si ritengono violente e non voglio usare violenza. Ma la violenza è un’altra cosa e nulla a che vedere con qualsiasi pratica sana relativa al combattimento.

Ma se ti dicessi che è tutto il contrario? Se scoprissi che in verità un percorso sano di pratica ha effetti positivissimi nella gestione della rabbia?

Perché praticare una disciplina di combattimento aiuta nella gestione della rabbia.

Volendo fare un discorso semplice, possiamo dire che l’essere umano per ragioni di pura sopravvivenza è in grado di reclutare energie per combattere, difendersi o scappare.

Questo genere di attivazione, malgrado i tempi in cui ci si doveva difendere dai grandi predatori siano passati, rimane tutt’oggi presente e ben funzionante.

Con uno svantaggio: La parte primitiva del nostro cervello non è in grado di distinguere situazioni di stress moderne o aggressioni verbali da quelle di vita-e-di-morte tipiche della sua era.
Cosa succede allora?

Succede che queste energie vengono comunque reclutate ma non trovano sfogo. Si accumulano sino a scoppiare in episodi di rabbia e violenza distruttiva fisica o verbale. Un po’ come una pentola a pressione che scoppia.

Incanalare le energie ed imparare la gestione della rabbia in automatico.

Uno dei grandi pregi della pratica del Krav Maga sta nell’imparare a riconoscere queste energie attivanti e apprendere come convogliarle.

Non si tratta solo di “sfogare a lezione” lo stress della giornata (per quanto utile). Si tratta anche di imparare a farlo anche nell’arco delle nostre attività quotidiane riuscendo a riconoscere cosa ci succede anziché venirne travolti.

Concludendo.

Qualsiasi disciplina che tratta il combattimento ha a che fare, inevitabilmente, con l’aspetto della violenza.
Allo stesso tempo qualsiasi disciplina che sia presentata attraverso un percorso sano è capace di immunizzare alla violenza consentendo di riconoscere il montare delle energie che scaturiscono quando siamo sotto stress.

Di riconoscerle, di accettarle e di guidarle.

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