Nel bel mezzo di una rapina: paura e certezze.

Ciò che riporto è l’esperienza di un istruttore professionista di arti marziali con alle spalle anche la pratica di un annetto di Krav Maga. Questo resoconto, a differenza degli altri, sarà un racconto continuo senza la separazione in paragrafi relativi alla storia, le mie considerazioni e le riflessioni del protagonista.

Mi è sembrato che, per le caratteristiche della storia, potesse essere più utile riportarlo senza interruzioni né commenti.

Storia di una rapina finita bene.

E’ stata un’esperienza stranissima. Vado al supermercato con la mia compagna a prendere alcune cose che servivano. La classica spesa al volo fatta poco prima che chiudessero. Sono la in mezzo agli scaffali e sento un uomo gridare: “Presto… dammi i soldi… apri la cassa…” 

Una signora si avvicina e mi sussurra “Stanno facendo una rapina”. Poi ne arriva un’altra più allarmata. “C’è una rapina, stanno facendo una rapina!” Con i pochi altri clienti ci spostiamo verso il fondo del supermercato.  La cosa strana è che mi sentivo perfettamente tranquillo. O meglio, sentivo la paura come altre volte mi è successo in situazione di pericolo ma non il blocco. Ero, se fosse stato necessario pronto ad agire per difendere la mia compagna. 

Ero più preoccupato per lei che per me. 

Nel frattempo da un reparto, una delle commesse si fa prendere dal panico e comincia ad urlare. La sentiamo che sta chiamando al cellulare qualcuno e che urla “Ci stanno rapinando! Vieni subito!”  

Assieme agli altri clienti le intimiamo di fare silenzio. Non ho idea di cosa siano armati i rapinatori e di sicuro creare problemi è una pessima idea.  La commessa nel frattempo si sposta e ci raggiunge. Sempre urlando mi prende i polsi e grida “Aiutatemi! Aiutatemi!”  Una signora accanto a me da segno di perdere i sensi. Cercando di far mantenere la calma alla commessa mi sottraggo dalla presa e sorreggo la signora. Faccio in modo che non cada per terra e controllo dov’è la mia compagna. 

In quel momento la mia mente viaggia.

Penso che i rapinatori potrebbero averci sentito e potrebbero venire da noi. Penso che potrei trovarmi a dover reagire. Ancora una volta mi sembra strano che pur sentendo la paura mi sento pronto ad agire se necessario. Ancora più strano che le uniche tecniche che mi vengono in mente sono quelle provate con il Krav Maga. 

Adesso a pensarci è stata una piccola rivelazione.

Amo moltissimo quello che faccio. Lo ritengo efficace e valido e continuerò a praticarlo e insegnarlo ma in quel momento le uniche tecniche a cui riuscivo a pensare erano quelle provate in allenamento al Krav Maga. 

Poi alla fine abbiamo saputo che si trattava di un singolo rapinatore armato di coltello. 

La cassiera è stata calma e controllata. Non ha fatto fesserie e ha aperto la cassa senza che la situazione degenerasse. 

Probabilmente è grazie a lei che l’incidente si è risolto senza che non ci fossero conseguenze.


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